In questo caso si tratta delle elezioni dei 5 Ministri, che andranno ad affiancare i 4 già nominati da S.A.S. Marcello I.
Secondo l’art. 6 degli Statuti Generali Tutti i cittadini di Seborga, che abbiano compiuto il 18mo anno di età, hanno diritto di eleggere e di essere eletti alle cariche del Principato.
Norme relative all’art. 9 degli Statuti Generali
Art. 42: Il Parlamento Generale è costituito da tutti i cittadini di Seborga, che abbiano o no la nazionalità del Principato, fisicamente riuniti in seduta plenaria.
Come pubblicato sulla Gazzetta di Seborga solo 99 cittadini si sono recati alle urne per eleggere i 5 Ministri: nonostante non siano stati rispettati i criteri di votazione previsti dalla legge del Sovrano Principato di Seborga, non è stato per l’ennesima volta raggiunto il quorum stabilito dagli Statuti Generali. Quindi è nulla anche questa votazione.
Non continuate a punzecchiarvi inutilmente.
di Luca Pagani (16.8.2010)
sono un ragazzo appassionato di Seborga ormai da più di un anno e mezzo, tanto da seguirne le vicende quotidianamente sia su questa Gazzetta sia su altri quotidiani online. In relazione a ciò, vorrei, se mi è permesso, farLe qualche piccola osservazione circa il lungo articolo che ha scritto qui sulla Gazzetta e anche su quest’altro articolo (http://www.sanremonews.it/2010/08/13/leggi-notizia/argomenti/altre-notizie/articolo/seborga-elezioni-dei-ministri-lintervento-di-una-nostra-lettrice.html) comparso in data 13/08/10 sul sito Sanremonews.
In primo luogo Ella lamenta il fatto che, in base all’articolo 6 degli Statuti Generali, ogni cittadino del Principato di Seborga (maggiorenne, s’intende) avrebbe potuto essere eletto senza necessità di candidatura.
Veniamo al secondo punto: nei due articoli che ho proposto per questa discussione, questo della Gazzetta e quello su Sanremorews, Lei assume un atteggiamento assai differente, anzi quasi opposto, circa la questione del quorum: prima (su Sanremonews) afferma che il quorum serve solo per l’approvazione degli Statuti Generali (falso: si veda a tal proposito l’articolo 51), poi (sulla Gazzetta) addirittura afferma che, vista la presenza del quorum, anche questa seconda tornata di elezioni sarebbe nulla? Ma non sa che, in un normale sistema politico, il quorum viene utilizzato solo nella prima votazione e che, se non venisse superato, esso, nella seconda votazione che segue, viene rimosso?
Terzo: perché lamentarsi della presenza nell’esecutivo di persone vicine a S.A.S. il Principe? Non si può trattare di nepotismo perché i Seborghini hanno democraticamemte dato il massimo dei voti a S.A.S. la Principessa! L’hanno scelta loro, secondo il loro istinto e secondo la loro convenienza, a meno che i Seborghini di colpo non siano stati più in grado di intendere e di volere al momento della votazione…
Insomma, la mia opinione di persona ben informata su Seborga, ma comunque (ancora) esterna ai fatti, è che vi state creando problemi francamente inutili; Seborga come fulcro di un potere assolutistico totalitario mi sembra poi uno scenario irrealizzabile e anche decisamente azzardato: lasciamo che i cittadini dicano la loro opinione, senza essere troppo puntigliosi con norme (vedi questione candidature, quorum e divieto del nepotismo) che ai Seborghini sembrano non interessare. Non continuate a punzecchiarvi inutilmente e anzi rimboccatevi tutti le maniche per fare il bene, e non il male, del gramde Principato di Seborga.
a) essere leali e fedeli al Principe eletto democraticamente, ai Suoi collaboratori eletti democraticamente o nominati in conformità con la Costituzione (= Statuti Generali e Regolamento) e alle Loro decisioni.
b) lavorare del suo meglio per la Causa del Principato. La Causa Seborghina, come il mondo intero, progredisce con l’elite, cioè la gente di buona volontà che lavora… non si può aspettare gli altri! I diplomatici sono al servizio della Causa Seborghina e non partecipanno a liti che non li concernono.
Se queste risposte non corrispondono alla Sua attesa, La prego di riformulare più precisamente le Sue domande.
Ben augurando,
Bne Jean-Philippe Arnotte
Pubblichiamo qui di seguito la domanda che la Signora Laura Di Bisceglie ha formulato al Barone Arnotte:
Buona sera Arnotte,
sicuramente sarà a conoscienza dello stato attuale riguardante Seborga. Quale cittadina sovrana, mi permetto di porLe una domanda, Mi dica Lei: come possono i nostri Consoli ed i nostri Ambasciatori portare, con dignità ed onore, il nome del Principato di Seborga nel mondo, così com’è adesso?
Nell’attesa di una Sua gradita risposta, porgo i miei più cordiali ed amichevoli saluti.
Laura Di Bisceglie
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RISPOSTA AL SIGNOR ARNOTTE
di Laura Di Bisceglie (19.8.10)
Gentile Signor Arnotte, mi stupisco di quanto Lei sia una persona caleidoscopica.
Non capisco come Lei, in qualità di rappresentante del Corpo Diplomatico passi con tanta faciloneria a rappresentante delle questioni Interne, che a quanto letto non conosce. Innanzitutto, legga bene quanto da me pubblicato. Lei scrive quanto riportato:
a) essere leali e fedeli al Principe eletto democraticamente, ai Suoi collaboratori eletti democraticamente o nominati in conformità con la Costituzione (= Statuti Generali e Regolamento) e alle Loro decisioni.
Le faccio notare, che i 5 Ministri non sono stati eletti democraticamente in quanto non sono stati rispettati né gli Statuti Generali né i Regolamenti del Sovrano Principato di Seborga né le Leggi internazionali alle quali, ripeto per l’ennesima volta, il Principato ha aderito, se Lei ancora se le ricorda!
Nessuno mette in discussione le qualità di S.A.S. Marcello I, bensì quelle di non far rispettare la Costituzione del Principato Sovrano di Seborga attualmente vigenti, su cui ha giurato fedeltà. Questo non significa che qualcuno non Le dia una chance.
La mia domanda purtroppo non è stata esaudita. Comunque dato che Lei è a Seborga, ha tutto il tempo per chiarirsi meglio. E, mi ripeto, Le chiedo la cortesia di leggere attentamente quanto da me pubblicato.
Laura Di Bisceglie
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