Opinioni

Seborga… troppi chiacchieroni e incompetenti

BLA-BLA-BLABuongiorno direttore,

Ho 70 anni ed abito in una dipendenza europea della Corona britannica, ma sono affascinato e seguo da tempo le vicende del Principato di Seborga, ed ho avuto il privilegio tanti, troppi anni fa di conoscere Giorgio I.
Ma chi parla di diplomazia, di cavalieri ed ordini cavallereschi a Seborga sia da una parte che dall’altra si rende conto che non sa quel che dice?
Nel Regno Unito promotori e capi di finti Ordini cavallereschi in realtà associazioni, che rilasciano falsi titoli cavallereschi sarebbero già in galera, in Italia nonostante una legge ben chiara e non interpretabile, chissà perché no. Mah… misteri del vostro/mio ex Bel Paese.
Veniamo al dunque e facciamo un po’ di chiarezza.
Prima di tutto un po’ di scuola, poiché sembra che “sparacazzate e dilettanti allo sbaraglio” abbia Seborga come palcoscenico privilegiato.

Acquisto della soggettività

L’acquisto della soggettività internazionale da parte degli stati, come anche dei movimenti di liberazione e dei movimenti di insurrezione, è legata alla reale manifestazione delle tre caratteristiche di cui sopra (popolazione, territorio, sovranità) in capo ad una organizzazione.

Essendo l’ordinamento internazionale atipico, non contemplando cioè un’istituzione normativa e giudiziale, ma lasciando tutto alla libera iniziativa degli stati e agli accordi che questi pongono in essere tra loro, non può in nessun modo essere delineata una procedura di acquisto della soggettività internazionale.

Più in particolare la questione assume un carattere soprattutto politico, in quanto di per sé il riconoscimento di uno stato da parte di un altro stato o da parte di istituzioni internazionali non ha che una funzione dichiarativa e non costitutiva, cioè non è essenziale che vi sia riconoscimento da parte degli altri soggetti perché un’istituzione diventi soggetto di diritto internazionale.

Esempi adducibili sono: Taiwan non riconosciuto dalla quasi totalità dei paesi ONU; Israele non riconosciuto dalla quasi totalità dei Paesi arabi. Addirittura vi sono i casi non indifferenti di Ossetia del Sud riconosciuta solo da 5 nazioni e nulla più; della Abcasia ancor meno riconoscimenti, Cipro Nord riconosciuta solo dalla Turchia e dulcis in fundo Transnistria da nessuno riconosciuta, ma che de facto sovrana è, ed ha rapporti con molti altri Paesi. Senza dimenticare la unilaterale dichiarazione di indipendenza del Kosovo.

Ancora, il riconoscimento può essere tacito cioè deducibile dall’inizio di attività di diritto internazionale aventi come controparte il nuovo soggetto, come ad esempio la stipula di un trattato.

IN BUONA SOSTANZA NON SERVE A UN BEL NIENTE IL RICONOSCIMENTO DI QUESTO O QUELLO STATO; la questione è ben altra, per essere considerati grandi; bisogna comportarsi da grandi, bisogna stipulare accordi di qualsiasi natura con altri Stati e comportarsi da pari.

Basta giocare con le mantelline come tanti Zorro dopo il candeggio; non si può pensare di competere in una partita del campionato di serie A come se si stesse facendo un torneo “scapoli contro ammogliati”.

Dalla pagina web ONU “L’Organizzazione delle Nazioni Unite non ha il potere di compiere tale riconoscimento (riconoscere uno Stato ndr)…”, figuriamoci se la patente di Stato sovrano la possono dare altri!

Addirittura per quanto riguarda la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, era illusorio pensare che potesse fare o non fare qualcosa in merito alla questione Seborga, ed è idiota pensare che l’aver rigettato le richieste di Seborga cambi qualcosa in merito alle aspirazioni del Principato.

Parliamoci chiaro: NON SERVIVA A NIENTE IL RICORSO, SOLO A FAR CONTENTI GLI ULTRAS DI QUESTA O QUELLA FAZIONE!!!

Adesso se si vogliono zittire i GUFI, bisognerà ricordarsi una verità assoluta che Giorgio I disse in mia presenza quando la discussione si animò: “nella vita come in politica i co…..i bisogna averli sotto, non intorno!”

Quindi basta con sagre, salsicce e birra, come se fossero l’unico scopo della vita del Principato. Ben vengano per la felicità di turisti e del portafoglio dei commercianti, ma a me pare che gli obiettivi siano ben altri.Per le sagre c’è già la Pro Loco, altre figure non servono. Quello che ci vuole è un bel confronto a viso aperto con tutti i Seborghini:

ANDIAMO AVANTI O NO?!

SE SI`, BENE. ALLORA BASTA DIVISIONI, CHE DANNO L’IMMAGINE PERFETTA DEI POLLI DI RENZO, TUTTI UNITI,
SE NO, NESSUN PROBLEMA. LA FAVOLA FINISCE QUI E POI VORRO’ VEDERE CHI VERRA’ NEL COMUNE DI SEBORGA PER VISITARE…. CHE???

Grazie per l’ospitalità.
Alberto Dirossiole
Saint Sampson – Guernsey

Categorie:Opinioni